Ex Seccatoi
del Tabacco
Gli Ex Seccatoi del Tabacco sono collocati nell’immediata periferia di Città di Castello. Si tratta di un’imponente architettura costruita nell’immediato dopoguerra per l’essiccazione del tabacco tropicale che nel 1966, ormai in disuso per scopi agricoli, ebbe il nobile compito di ospitare i volumi della Biblioteca Nazionale e del Tribunale di Firenze colpiti dall’alluvione del 1966 destinati poi al restauro.
Il complesso industriale è costituito da undici capannoni, Burri individuò uno di questi che, date le dimensioni monumentali che le sue opere stavano assumendo alla fine degli anni Settanta, richiese e riuscì ad ottenere per adibirlo a studio. Con lungimiranza ritenne che l’intera struttura potesse diventare il “contenitore” adatto per le sue ultime creazioni, procedette con l’acquistò e così nell’estate del 1990 inaugurò la seconda sede della Fondazione Burri.
Il restauro fu condotto, sempre sotto la guida di Burri, dagli architetti Alberto Bacchi e Tiziano Sarteanesi rispettando la primigenia funzione degli edifici, realizzando lo sviluppo delle pareti espositive in cartongesso lungo tutto il perimetro di ogni seccatoio per ospitare in permanenza i maggiori cicli pittorici realizzati da Burri tra il 1974 e il 1993. Tra le 128 opere allestite si contano anche quattro grandi sculture, una posizionata all’interno, le altre tre collocate sul giardino dinnanzi alla sede museale. Il comune denominatore dei dipinti esposti è il cellotex, un impasto ligneo termoisolante e fonoassorbente, che il Maestro usa sin dagli inizi della sua attività produttiva come supporto e che negli anni Settanta mostra in superficie, intervenendo con il bulino, per inciderlo, scalfirlo, per grattarne o sollevarne la pellicola più esterna, altre volte dipingendolo. Le opere sono raccolte in cicli, così denominati poiché comprensibili unicamente nella loro interezza.
Dal 2015 è stata avviata la vasta opera di bonifica, riqualificazione, ripristino, restauro
e implementazione degli edifici degli Ex Seccatoi. I primi lavori hanno riguardato la realizzazione del piano seminterrato, caratterizzato dall’adozione di un’impiantistica di climatizzazione e illuminazione tra le più avanzate, oggi ospitante l’intero corpus dell’Opera grafica, e un’ampia sezione documentaria. Successivamente è stata aperta al pubblico anche la sezione dedicata alle mostre temporanee.
Nel 2022 l’ultimo intervento agli Ex Seccatoi, condotto sotto la direzione dell’architetto Tiziano Sarteanesi, è stato quello inerente al completamento del restauro del piano rialzato e all’adeguamento dell’impiantistica secondo gli standard museali internazionali.
Questa sede ha ospitato conferenze d’arte moderna e contemporanea, giornate di studio sul restauro del contemporaneo, sull’opera grafica, sulla fotografia, convegni d’aggiornamento in collaborazione con autorevoli istituzioni parallele nazionali e internazionali, balletti e concerti.
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Oggi: 10:00 - 18:00
Domani aperto
- Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri