Palazzo Albizzini
Palazzo Albizzini è un edificio di epoca tardo quattrocentesca che rimanda all’architettura sobria ed essenziale del Rinascimento fiorentino ed è situato nel centro storico di Città di Castello; la sua superficie totale è di 1660 mq ed è ripartita in tre piani.
Il Palazzo, appartenuto alla famiglia degli Albizzini (nota per aver commissionato a Raffaello, nella Chiesa di San Francesco poco distante dall’edificio, lo Sposalizio della Vergine, oggi conservato a Brera) fu individuato da Burri per concretizzare il suo desiderio di costituire una Fondazione a carattere privato con sede idonea ad ospitare in permanenza un corpus di opere da lui selezionate.
L’edificio fu acquistato dalla Cassa di Risparmio di Città di Castello (istituto oggi confluito in Banca Intesa) e concesso alla Fondazione Burri in comodato gratuito per novantanove anni a partire dal 1978, anno della sua costituzione.
Le operazioni di restauro del Palazzo, promosse dalla stessa Banca, presero subito avvio e furono condotte da Alberto Zanmatti affiancato da Tiziano Sarteanesi, entrambi sotto la guida di Alberto Burri e Nemo Sarteanesi. Fu rispettata la struttura rinascimentale, le pareti bianche e la pietra serena non entrano per nulla in contrasto con le opere magistralmente disposte da Burri; ognuna di loro gode di ampio respiro per consentirne la massima fruibilità a chi osserva. Nell’edificio fu introdotta un’impiantistica già all’avanguardia.
Il museo venne inaugurato al pubblico il 12 dicembre del 1981.
Le 150 opere esposte, comprese in un arco cronologico dal 1948 al 1985, sono Catrami, Muffe, Gobbi, Sacchi, Legni, Ferri, Combustioni, Cretti e Cellotex, oltre ad una scultura e ai bozzetti per scenografie e per alcuni cicli pittorici esposti agli Ex Seccatoi del Tabacco.
-
Oggi: 10:00 - 18:00
Domani aperto
- Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri